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Fröbel, Julius.

Saggista e uomo politico tedesco. Di tendenze liberali, per sottrarsi alle persecuzioni che seguirono ai moti del 1833, lasciò la Germania rifugiandosi in Svizzera. Professore di Mineralogia all'università di Zurigo, prese parte all'attività del radicalismo filosofico e politico tedesco in esilio. Nel 1840 fondò il "Literarische Comptoir" (Ufficio letterario), impegnandosi a pubblicare oltre alle opere dei Giovani Hegeliani censurate in Germania, un giornale bisettimanale, il "Messaggero tedesco della Svizzera", divenendo editore della letteratura rivoluzionaria tedesca. Nel dicembre 1842 lasciò la cattedra per dedicarsi interamente all'attività politica ed editoriale, e assunse la direzione del giornale bisettimanale "Il repubblicano svizzero". Scoraggiato dall'atteggiamento dei liberali tedeschi, s'impegnò a dare alla propria attività riformatrice una base più solida del liberalismo, evolvendo verso posizione democratiche. La conoscenza di M. Hess lo portò a orientarsi verso un democratismo sociale con sfumature umanistiche comunisteggianti. Tuttavia, per quanto egli indicasse nel comunismo la realizzazione della "vera democrazia", rimase fondamentalmente un liberale-democratico, preoccupato innanzi tutto della libertà, pur ritenendo necessario che lo Stato, senza giungere all'abolizione della proprietà privata, trovasse il modo di garantire a ogni cittadino un'esistenza umana. Egli comunque impresse al "Repubblicano svizzero" un orientamento rivoluzionario ed ebbe tra i suoi collaboratori R. Hess, F. Engels e M. Bakunin che nel 1843 vi pubblicò il suo Manifesto definendo la democrazia un'alleanza del comunismo e dell'ateismo. Ciò attirò sul giornale una serie di persecuzioni e un procedimento giudiziario, per offesa della religione, contro F. che, cedendo alle pressioni della borghesia radicale, si ritirò dal giornale. Editore nel 1843 degli "Annali franco-tedeschi" diretti da K. Marx e L. Ruge, si ritirò dall'impresa dopo la pubblicazione del primo numero, distaccandosi gradualmente dalle posizioni più radicali. Deputato all'Assemblea nazionale di Francoforte del 1848, cercò poi di organizzare una sollevazione a Vienna e prese parte ai tentativi di sollevazione della Germania sud-occidentale. Rifugiatosi negli Stati Uniti, nel 1857 ritornò in Europa e diresse a Monaco la "Süddeutsche Presse". Allineatosi alla politica bismarckiana, fu nominato console a Smirne e poi ad Algeri (1873-89) (Griesheim, presso Arnstadt, Turingia 1805 - Zurigo 1893).